LUCI, OMBRE, MISTERI
Trasgressioni immaginarie
TRASGRESSIONE: l’atto di trasgredire, dell’andare oltre i limiti; violazione di una norma, di un ordine, di una legge. Deviazione dal comportamento condiviso dalla maggioranza, in una società o in un gruppo sociale (cit. TRECCANI).
IMMAGINAZIONE: particolare forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione ed elaborazione libera del contenuto di un’esperienza sensoriale, legata ad un determinato stato affettivo e , spesso, orientata attorno a un tema fisso; con definizione più generica, la facoltà di formare le immagini, di elaborarle, svilupparle e anche deformarle, presentandosi in ogni caso come potenza creatrice (cit. TRECCANI).
Trasgressioni immaginari nasce nel cantiere di una villa abusiva incompiuta su di un’isola Greca. Contenitore abbandonato di cemento e mattoni in cui la luce entra da finestre chiuse con reti metalliche, creando ombre e dando vita all’immaginazione. Pallet di legno con mattoni diventano piedistalli.
Ed ecco che questo luogo abusivamente occupato (benché per solo alcune ore) si trasforma in un museo d’arte contemporanea, dove il fotografo procede agli scatti per il catalogo.
Dopo tutto l’immaginazione altro non è che la realtà del sognatore, e, chissà, forse questo contenitore è realmente un museo in una sperduta isola Greca.
BIO ANDREA GEORGACOPULO PROTEGDICO
Nato a Ferrara (Italia) nel 1968, un anno che ha cambiato il mondo, con incredibili missioni come il primo uomo sulla luna, la musica dei Beatles e l’arte di Andy Warhol; ha iniziato a viaggiare con la sua famiglia fin dall’infanzia. Attualmente vive tra Bologna (Italia) e Lefkes (Paros, Grecia) alla scoperta delle sue radici cicladiche.