La coltura e la raccolta del sale sono gesti ancestrali, che hanno sempre alimentato le mie visioni e reso unico il paesaggio della mia terra.
Nelle saline di Trapani la coltivazione del sale è una tradizione millenaria, cominciata dai Fenici, proseguita con gli Arabi, arrivata fino a noi. L’alta salinità dell’acqua, l’artemia, l’alga Dunaliella e i microrganismi colorano di rosa il sale e le penne dei centinaia di fenicotteri che vivono qui insieme ad altre specie volatili.
Le saline qui ritratte, però, esistono in uno stato quasi primordiale. Gli elementi della terra reagiscono e mutano nel loro incontro con il Mediterraneo, fino a dar vita a enormi tele composte da fantasie astratte. Luce e movimento creano visioni temporanee, intangibili, come di elementi del pianeta catturati al microscopio, e mi consentono d’intuire il mistero senza tempo della genesi del sale.
Questo progetto è stato realizzato all’interno e con il supporto della “Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco”.
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Antonio è nato in Sicilia nel 1985. Dopo una lunga esperienza a Londra, dove studia alla London College of Communications, ritorna in Italia, esattamente a Reggio Emilia. Le passioni sono tante, ma Antonio vive il linguaggio universale della fotografia, e lo utilizza come uno strumento per instaurare un dialogo con il mondo, cercando di raccontare le sue storie, sviluppando un linguaggio visivo contemporaneo e trasversale, producendo progetti documentaristici a lungo termine.