Il 07 marzo 2020, mentre io diventavo un anno più grande, la vita si fermava a causa del COVID-19 e il tempo si dilatava enormemente. Non mi era mai capitato, prima di allora, di stare così tanto tempo da sola in una casa, in una stanza. Il mio appartamento è diventato la mimesi di svariati altrove, un riassunto di mille luoghi diversi. I muri oscillavano tra esilio e nido, fuga e prigione, nascondiglio e palcoscenico. Fuori la città: deserta, vuota, sofferente. Cos’è rimasto di me senza i “miei” luoghi?
Altrove è una sorta di diario visivo dei giorni della pandemia, che mescola il linguaggio analogico di una macchinetta Kodak “usa e getta” al linguaggio digitale. Il lavoro indaga la tematica della solitudine e dell’assenza. La serie è stata ispirata dalla poesia Esperienza di Giorgio Caproni: «Tutti i luoghi che ho visto/ che ho visitato/ ora so/ ne son certo/ non ci sono mai stato».
Arianna Lerussi è un’artista visiva, attiva principalmente nel settore fotografico, laureata in Arti Visive presso il DAMS di Bologna e diplomata in Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna. La passione che la lega al mondo della fotografia si esprime evidenziando la componente personale e soggettiva che caratterizza le immagini. Si occupa da anni anche di poesia.
Curata insieme a Maicol Guidetti