Il mondo si può guardare a altezza d’uomo, ma anche dall’alto di una nuvola (con gli aereoplani è facile). Nella realtà si può entrare dalla porta principale o infilarvisi -è più divertente- da un finestrino.
Il mondo in una stanza nasce dall’incontro di Annalisa, affetta da linfoma di Hodgkin e l’Olympus analogica di Carla con la necessità comune di documentare il lungo percorso di chemio e radioterapia svelato con un delicato e dolce viaggio onirico all’interno di un intimo cosmo.