foto di Alessandra Pace e Luca Matarazzo

testi di Jacopo Buranelli

Chi è King Koala (BIO)

Si tratta di un collettivo di persone in via di estinzione, persone simili, dai gusti affini e da universi che appartengono a pieghe immaginative non votate a uno scopo, bensì a una necessità espressiva. King Koala raccoglie i suoni, le vibrazioni, le immagini, le parole di questa necessità all’interno di un regno anarchico immaginario. Nato durante il primo duro lockdown del 2020 a Milano, il collettivo ha unito principalmente due città che sembrano molto diverse, ma che hanno una vena comunicativa dettata dal mezzo fotografico. Un ponte creativo tra Milano e Pescara che ha unito gli sguardi di Luca Matarazzo e Alessandra Pace al di fuori della loro “comfort zone” punk/erotica per dipingere con coraggio un mondo vuoto, assente, letargico, che sta prendendo consapevolezza dello spazio e della propria vita. Come la vecchia Litostampa a Milano che il collettivo sta ristrutturando con le proprie forze, autofinanziandosi, per dare modo di produrre e ospitare altri artisti.

Descrizione del progetto

Il Grande Sogno, così gli aborigeni chiamano il mondo. Il loro mondo non ha confini. Si sviluppa e si conosce solo attraverso il walkabout, un pellegrinaggio senza meta che ogni aborigeno deve compiere come atto di iniziazione alla vita. In tutto ciò, l’arte è il collante, l’elemento che aggrega un universo senza centro e senza periferia. Quando è arrivata la pandemia da COVID, il nostro mondo si è sfaldato ancora di più sotto il peso della realtà. Già da prima, se non da sempre, il punto di vista di certi artisti underground, più legati alle pulsioni e all’erotismo, è stato attaccato dalla morale, dalla censura e dal pensiero pregiudizievole. Con la pandemia, la chiusura e la rottura dei rapporti e dei viaggi, l’ispirazione di molti di noi ha rischiato di soffocare. La necessità è stata dunque quella di sopravvivere, come i koala nel deserto australiano. E se non fosse stato possibile recuperare quel nostro personale processo creativo, avremo per lo meno continuato a sognare, alla maniera dei nativi del Dreamtime, cercando di vivere non uno stato di irrealtà, quanto un percorso trascendente lo spazio e il tempo. L’indagine artistica delle foto di Alessandra Pace e Luca Matarazzo presentate in questo progetto costituisce proprio questo, superando la presenza necessaria dell’individuo/modello nella cultura di massa, ingrediente paradossale di una tempesta social/ormonale dove l’individualità è sempre più virtuale ed evanescente. Esploratori di una ontologia ciclica, i fotorgafi colmano le distanze tra Milano e Pescara, con la stessa facilità con cui trovano i punti di unione tra le varie visioni del cammino creativo. Palazzi e natura, rocce e mare, colori e oggetti, case, fiori che si stagliano e creano nel fotogramma l’esistenza stessa di una vena creativa salvifica, in un universo sempre più vuoto, chiuso e solo. Un flusso che, in questo caso, ricerca quel Sogno al di là del tempo, capace di abbracciare contemporaneamente passato, presente e futuro.

Orario apertura

Lunedì

16.00-19.30

Martedì

16.00-19.30

Mercoledì

16.00-19.30

Giovedì

16.00-19.30

Venerdì

16.00-19.30

Sabato

16.00-19.30

Domenica

16.00-19.30

inaugurazione giorno sabato 22 maggio alle ore 17.00 nei giorni 21-22-23 maggio gli orari saranno 10.30-23.00 la mostra sarà visitabile fino a domenica 20 giugno 2021

Indirizzo & Contatto

Indirizzo

Galleria San Francesco, Via Bardi 4/b, Reggio Emilia

Telefono
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