Da tempo, attraverso il mio lavoro di insegnante, perseguo una didattica sperimentale in cui la creatività degli studenti assuma un ruolo centrale nello studio della storia dell’arte.
Le proposte laboratoriali producono spesso imprevedibili forme narrative di rêverie, uniche nel loro genere.
La messa in scena di un quadro vivente , tableau vivant, permette di vivere dal DI-DENTRO l’opera d’arte come un sogno.
La rêverie diventa l’orma del proprio corpo nell’attimo stesso in cui si mimano i movimenti, le espressioni, la simbologia, la poetica.
Di questo iter creativo mi interessa ancor più la fase progettuale; il “bozzetto” iniziale che gli studenti , attraverso l’uso del loro primario strumento di misura, il corpo, materializzano nello spazio e nella relazione con il gruppo.
Ecco che dal DI-DENTRO l’opera può rimanere indelebile perché la vivi, sei tu a farne parte, nonostante l’essenza immateriale, proprio come un sogno.
L’opera d’arte sei tu e di conseguenza l’opera diventa tua, per sempre.
https://www.youtube.com/watch?v=CCRxR7hc0jY
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