Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni diceva Shakespeare, ma se un giorno ci svegliassimo da questo lungo sogno che chiamiamo vita?

I sogni sono tali perché velati da quell’aura di nostalgia e distacco dal mondo reale, infatti è proprio questo distacco che ci permette di evadere dalla realtà circostante.

Se guardassimo la luna con un certo disincanto, non sarebbe altro che una massa rocciosa che gravita attorno alla Terra, eppure le sono state dedicate innumerevoli canzoni, poesie ed opere d’arte. La sua lontananza ed indefinitezza all’occhio umano ci permette di identificare in lei la sede dei nostri sogni.

Così è successo anche durante la pandemia: il clima di indeterminatezza, provvisorietà e ambiguità ha reso lontane anche le cose più banali. Vedere un parente, andare al mare nel fine settimana e uscire al sabato sera sono cose che consideravamo scontate ma che ora, proprio perché al di fuori della nostra portata, vengono percepite come più belle.

Quindi “il bello”, è bello solo quando lontano o semplicemente non abbiamo mai dato valore alle cose che avevamo a portata di mano?

Il pathos della lontananza è un progetto che porta ad esplorare le convinzioni che possediamo sulla realtà smettendo, finalmente, di darle per scontate.

Perché se ora viviamo in un mondo in cui sono caduti tutti i nostri punti di riferimento, può essere tanto sbagliato sognare la realtà che avevamo prima?

Vi aspettiamo i seguenti giorni per scoprire quali storie hanno da raccontare queste foto:

  • 21 maggio, inaugurazione mostra ore 17:30.
  • 23 maggio, presentazione del progetto ore 17:30.
  • 13 giugno, presentazione del progetto e incontro con il team (fotografa, stilista e truccatrice)ore 17:30.
  • 2 luglio, ultimo incontro e ringraziamenti finali ore 18.00. 

 

Intanto, conosciamo la fotografa:

Gaia Gorni è una fotografa italiana di moda e ritratto. Quasi inciampata nella sua vocazione da molto giovane, ha iniziato a scattare tutto ciò che il suo occhio reputava interessante. Da quel momento ad oggi ha sviluppato il suo punto di vista fotografico realizzando ritratti onirici che, allo stesso tempo, esprimono tanto di lei e del suo vissuto. Gaia promuove una fotografia in cui il soggetto si senta valorizzato proprio da quei tratti distintivi che troppo spesso vengono chiamate imperfezioni. Attenta nella scelta dei dettagli, è convinta che il suo segreto sia quello di non smettere mai di osservare, rendendo anche le situazioni più ordinarie occasioni per scovare la bellezza.

Orario apertura

Lunedì

10:30-15:00 17:00-22:00

Martedì

10:30-15:00 17:00-22:00

Mercoledì

10:30-15:00 17:00-22:00

Giovedì

10:30-15:00 17:00-22:00

Venerdì

10:30-15:00 17:00-22:00

Sabato

10:30-15:00 17:00-22:00

Domenica

10:30-15:00 17:00-22:00

la mostra rimarrà aperta dal 23 maggio al 4 luglio. è caldamente consigliata la prenotazione per la partecipazione agli incontri con almeno due giorni di anticipo tramite telefono o mail.

Indirizzo & Contatto

Indirizzo

Spumanteria all'opera,Galleria Cavour, 8,42121, Reggio Emilia

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