DESCRIZIONE DEL PROGETTO:
FASEZERO nasce come dialogo con e nel tempo. La serie fotografica FASEZERO di Giulio Cassanelli entra in relazione con gli spazi e il contesto storico di Palazzo Fontanelli Sacrati e diventa motivo di analisi della particolare contingenza nella quale ci troviamo. Le opere si fanno mise en abyme di quella fruizione dell’arte che ha contraddistinto l’ultimo anno e, per questo motivo, saranno visibili dall’esterno due bandiere celebrative – Resistere/Resistere (2021) – calate dalle finestre, mentre l’allestimento interno, in divenire, sarà fruibile esclusivamente attraverso contenuti multimediali sui canali social. La non accessibilità dello spazio e la presentazione work in progress entrano in contatto con lo scenario intimo e critico presentato dalle fotografie di Giulio Cassanelli, le quali, permettono al contesto di vivere, e allo stesso tempo di far rivivere, diverse dinamiche dell’esistenza recente: un’esperienza che non può essere tematizzata ma che si può solo esprimere per percezioni, sensazioni ed attimi.
Gli scatti sono stati eseguiti durante il primo lockdown, con il principale intento di scandire una sorta di diario allegorico di un’evidente necessità espressiva. Le immagini, definite dalla mutevolezza del cielo e della luce, son state realizzate dall’artista attraverso un procedimento di tensione fisica: una mano scatta l’altra in un autoscatto che non inquadra un volto sorridente a mo’ di selfie, bensì un gesto e un oggetto intrisi di una valenza corporea e psicologica alla ricerca costante di un equilibrio.
Un braccio proteso verso il cielo, in posa salda e solenne, alza un peso rotto, un peso corroso dall’agire del tempo e dagli agenti atmosferici, che, privato della sua funzione naturale, diventa simbolo di una leggerezza lacerata dalle circostanze. Un gesto dall’ambizione utopica che nell’incertezza e nella perdita di libertà e prospettive traduce in immagine una sensazione allo stesso tempo particolare e collettiva. Nella cornice di “Sulla luna e sulla Terra, fate largo ai sognatori!” FASEZERO traccia un crocevia fra realtà e immaginario, fra mondo fisico e metafisico. Gli scatti di Cassanelli si fanno forieri di questa attitudine: da una parte l’immanenza dell’oggetto e del corpo, dall’altra la trascendenza del gesto e del cielo.
Da queste considerazioni sorge spontaneo chiedersi: perché continuare in questo scenario a ricercare, a costruire e a combattere, senza le prospettive, le libertà e i sogni che davano uno scopo alle nostre vite? Senza una destinazione certa, il viaggio, il percorso quotidiano e la volontà di proseguire rimangono le uniche certezze, le uniche affermazioni possibili e sicure. L’unico riparo dal tempo è l’assidua ricerca.
BIO ARTISTA:
Giulio Cassanelli (Bologna, 1979) vive e lavora tra Italia e Svizzera, è un artista che, con un approccio performativo, incentra la sua ricerca sull’identità dell’istante e sull’unicità. Nei primi anni 2000 inizia a studiare la fotografia in un’ottica professionale e, partendo dalla passione per Henri Cartier Bresson, comincia a definire la propria poetica come artista. Nel 2008 trova nella bolla di sapone il medium perfetto per catturare l’unicità dell’istante traducendo in pittura quella che era stata fino a quel momento la sua ricerca fotografica. Le colora in volo e le cattura su carta, inventando una tecnica che gli permette di trasformare la loro traiettoria effimera in segno pittorico unico, complesso e irripetibile. Lo studio decennale di questa pratica si traduce nel 2018 nella nuova serie Gravità del segno in cui elementi ferrosi incandescenti interagiscono con lastre di polistirene attraverso lo spazio e il tempo, trovando unicità oltre il controllo manuale. Nel frattempo la fotografia è rimasta compagna di viaggio e dal 2016 GC affronta la figurazione per la prima volta con la serie di ritratti in bianco e nero Cheese. Questo ciclo nato per indagare la società dei selfie gradualmente muta da immagine concettuale a ritratto classico e si avvale sempre più della componente relazionale e partecipativa del soggetto. Cassanelli ha tenuto personali presso gallerie in Italia, Svizzera e Dubai. Tra le principali mostre vanno ricordate: nel 2009, “Imprimatur 2” alla 53 esima Biennale di Venezia, S. Elena, Venezia, “Past is not alone” all’ 11th International Istanbul Biennal, nel 2012 “Follow Fluxus” alla Fondazione Palazzo Magnani, Reggio Emilia, nel 2015 la mostra Kairos a Bologna alla Labs Gallery e alla Must Gallery di Lugano in Svizzera, e nel 2017 “Untitled Show” alla Showcase gallery di Dubai negli Emirati Arabi. Il suo lavoro fa parte di prestigiose collezioni in Italia e all’estero. Nel 2016 ha co-fondato Fatstudio.org, un artist run space che ha ideato e prodotto il formato RAID.
CURATORI: Nicola Bigliardi e Maria Ares
PROMOTORI DELLA MOSTRA: All Art Contemporary e Ares Contemporary