Carissimo lettore,
siamo giovani ragazzi che hanno una storia da raccontare. Il nostro viaggio potrebbe iniziare qui, ma prima vorremmo porti qualche semplice domanda:
Cosa vedi chiudendo gli occhi?
Dov’è il limite tra sogno e realtà?
Perché abbiamo bisogno di sognare?
Perdonaci, ti abbiamo mentito: sappiamo benissimo che queste domande non sono affatto facili, perciò ti lasceremo qualche minuto per pensarci su. Intanto ti racconteremo la nostra storia che ti aiuterà a dare un senso ad alcune di queste domande, o almeno speriamo.
Riccardo vive in una realtà complicata, piena di incertezze e paure, e come molti ragazzi cerca di evadere dalla realtà sognando. Una sera, chiudendo gli occhi, ripercorre la giornata appena trascorsa e improvvisamente gli balenano in mente due immagini grigie e confuse. Invano cerca di ricordarne il significato e, nel mentre, cade in un sonno profondo. Apre gli occhi, vede in lontananza dei bambini giocare in una grande villa d’epoca, logorata dal tempo. Riccardo incontra lo sguardo di uno di questi; osservando le sue iridi, una diventa luna, l’altra diventa spazio, poi terra, poi acqua. Riccardo, spinto dal desiderio di sfiorare la luna con un dito, si avvicina ipnotizzato e cade dentro agli occhi del bambino. Improvvisamente si trova in una realtà nuova, non più in bianco e nero: sta nuotando in un fiume in piena, circondato da alberi imponenti. Nuota disperatamente cercando di non affogare, ritrovandosi nuovamente in mondo che lo vuole portare a fondo: il bambino lo aveva ingannato, lo specchio nei suoi occhi era cambiato. Cerca di raggiungere la riva, ma la corrente lo trattiene, trascinandolo sempre più in basso, finché Riccardo, allo stremo delle forze, si arrende e si lascia sprofondare. Tuttavia inaspettatamente si ritrova sdraiato in un campo, osserva il cielo grigio con le nuvole gonfie: sembra stia per piovere. Non piove acqua, piovono lettere. Riccardo le raccoglie e cerca vanamente di leggerle, ma le lettere gli appaiono in modo confuso e disordinato. E allora capisce… non si trova nella realtà, bensì in un sogno. Prima era troppo occupato per fermarsi e riflettere, ma ora gli pare tutto più chiaro. Una realtà che prima sembrava opprimente ora è il suo mondo infinito. Allora Riccardo si stende guardando il cielo ancora nuvoloso, sbatte le palpebre, ed ecco un albero e poi un altro, iniziano a circondarlo e da sdraiato Riccardo li osserva. Ora Riccardo dentro il suo sogno sente di essere qualcosa di infinito, sente di aver trovato una realtà dove può sentirsi libero. Finalmente vive in una realtà all’altezza dei sogni che ha.
La mostra sarà visitabile on line al seguente indirizzo: https://sconfinata-mente.blogspot.com/