Lorenzo Vannuccini nasce a Parma nel 1989. La sua attività fotografica inizia a 18 anni con una semplice fotocamera digitale compatta. Nel 2010, la prima reflex digitale (DSLR); tre anni dopo, l’esplorazione delle vere potenzialità del mezzo grazie all’astrofotografia.
Dal 2018, pur non abbandonando il digitale, si avvicina alla fotografia analogica e passa da immagini di gusto scientifico-sperimentale a quadri volti a testimoniare la vita. Riscopre così, nella pellicola, il mondo dei ricordi precedente la diffusione del digitale, seguendo un flusso talvolta spezzato dal vuoto di momenti andati perduti nelle memorie informatiche, lungo la veloce strada dell’evoluzione tecnologica.

Utilizzando la fotografia come mezzo per fissare eventi e sensazioni da sottrarre all’oblio, “Memories around 2020” mostra una raccolta parziale di ricordi che gravitano attorno al corso del 2020.
La normalità in Cina a Novembre 2019, presto vanificata dalle immagini dei telegiornali di tutto il mondo per farne un ricordo lontano e confuso. E il 21 febbraio 2020, giorno fatale, quando la notizia dell’ arrivo del virus in Italia giunge come un suono cupo e assordante che inaugura una guerra.
Il virus a marzo costringe alla lotta, tra paure e preoccupazioni che non lasciano spazio all’ottimismo: sono i giorni degli ospedali senza posti e delle bombole di ossigeno introvabili; i giorni delle bare che lasciano Bergamo, dei lunghi silenzi di una Parma deserta.
Poi il calo dei contagi: i sopravvissuti che cominciano a guarire, la semplicità dopo l’isolamento domestico: una chiacchierata tra amici al bar, una camminata nei boschi, un’escursione in montagna, una pedalata in collina, un bagno in fiume, una giornata al mare; il caldo della stagione estiva – la riscoperta esaltante della normalità.
Ma la speranza di trattenere la bella stagione è speranza vana: con l’autunno tornano i decreti, gli isolamenti, i contagi, i morti. Non potendo uscire dal proprio Comune, si esplora minuziosamente ogni angolo verde nei dintorni di casa, fino ai confini naturali di torrenti e boschi.
Dicembre dà tregua alla solitudine e restituisce, con cautela, la compagnia degli amici e della famiglia: in Appenino, nei luoghi dell’infanzia, arriva la neve di Natale e con lei la voglia di fermare il tempo. Ma “il tempo invecchia in fretta” e il nuovo anno è ancora un campo di guerra. La pace è a due passi da casa: nei boschi e nei prati dal grande respiro, nel greto selvaggio del torrente Baganza, sulla cima di una collina spazzata dal vento, dove l’occhio si perde a osservare la quiete delle Alpi e della Pianura Padana, sopite a un cielo silenzioso e impassibile.
Una sera di marzo, improvvisamente, l’olfatto sparisce: i giorni prendono a scorrere lenti e monotoni. Dal piccolo balcone, per tutto il periodo dell’isolamento, la solita canzone. E si torna a sognare all’ombra di una tenda da sole, in un tempo senza ore solo scandito dalla luce dei giorni e dal buio delle notti, finché dell’oggi non resta che una fotografia.

Orario apertura

Lunedì

9:00 - 24:00

Martedì

9:00 - 24:00

Mercoledì

9:00 - 24:00

Giovedì

9:00 - 24:00

Venerdì

9:00 - 24:00

Sabato

9:00 - 24:00

Domenica

9:00 - 24:00

La mostra sarà visitabile dal 11/06/2021 al 15/07/2021 Gli orari potrebbero variare in funzione delle normative anti covid.

Indirizzo & Contatto

Indirizzo

Mostra open air, via filippo re 35, Reggio Emilia

Clicca qui per vedere la mappa.