Renè Magritte lo ha descritto con il tradimento delle immagini, quel quadro in cui appare una bella pipa con la didascalia «Ceci n’est pas une pipe». Il rapporto inconciliabile tra la realtà e la sua rappresentazione viene amplificato con surreale efficacia dalle parole dello stesso autore: «Chi oserebbe pretendere che l’immagine di una pipa è una pipa? Chi potrebbe fumare la pipa del mio quadro? Nessuno. Quindi, non è una pipa».
Forse per sognare, per diventare un vero Sognatore, bisogna superare i limiti di un linguaggio codificato, e abbandonarsi a stimoli comunicativi solo accennati, talvolta iper-reali ma più spesso imperfetti, sempre lontani da quel che sperimentiamo come tangibile.
Queste quattro foto non sono foto. Sono un allenamento per il Sognatore.