dal 12 giugno al 25 luglio 2021
Reggio Emilia, Chiostro della Ghiara

Nell’anno in cui si celebrano i 100 anni della nascita del Partito Comunista italiano, il racconto fotografico di Paolo Simonazzi rende omaggio al poeta e agricoltore reggiano Lenin Montanari. Partendo dagli scatti realizzati nel 2012, alcuni dei quali poi inclusi nel progetto So near, so far, presentato alla Collezione Maramotti nel 2016, in occasione della undicesima edizione di Fotografia Europea (La via Emilia. Strade, viaggi confini). Simonazzi è tornato nel casale di Lenin Montanari, nella località di San Tomaso della Fossa – tra Bagnolo in Piano e Novellara – per completare un lavoro che a distanza di quasi dieci anni viene presentato con una mostra e un libro fotografico in occasione di Fotografia Europea 2021.

«Nessun nome di santo da lunario», recitano gli Offlaga Disco Pax nel brano “Onomastica”, risultato della loro sorprendente ricerca tra le pagine degli elenchi telefonici locali. E se «un nome era tutto quel che davi», Lenin Montanari, nato 75 anni fa in provincia di Reggio Emilia, ha avuto un’eredità importante e impegnativa. Suo padre, mezzadro e di sinistra, aveva ammirato la distribuzione della terra ai contadini poveri decisa in Unione Sovietica dopo la Rivoluzione d’Ottobre. Una bella responsabilità, che Lenin Montanari ha interpretato a suo modo. A un passo dalla laurea, ha deciso di rimanere a lavorare la terra ma, come ha raccontato in occasione della mostra collettiva “NOI” del 2015, più che un agricoltore si è sempre sentito un innovatore e «un anarchico dell’agricoltura». Un poeta, naturalmente, un cronista della sua generazione, uno che contestava ma che soprattutto costruiva. Le sue poesie, come ricorda Claudio Gavioli in uno dei testi che accompagnano il progetto fotografico, così evocative e melodiche, avevano conquistato un musicista sensibile come Augusto Daolio dei Nomadi, amico di Lenin fino al temine prematuro dei suoi giorni.

Paolo Simonazzi, col suo sguardo empatico e al tempo stesso dissacrante, sempre alla ricerca del confine sottile che c’è tra reale e surreale, restituisce un racconto evocativo, intimo e affettuoso della figura di Lenin Montanari, sospesa tra sogno e concretezza, utopia e realismo. Muri, oggetti, arredi, tra disordine creativo e frammenti di vita vissuta diventano gli elementi per scoprire la quotidianità di un artista che ha scelto di fare i conti con l’eredità del suo nome rispettando innanzitutto sé stesso.

In definitiva, Lenin Montanari rientra nella categoria di persone di cui oggi probabilmente abbiamo più bisogno e che sono al centro del tema di Fotografia Europea 2021, che si rifà ad un verso di Gianni Rodari: “Sulla Luna e sulla Terra / fate largo ai sognatori!”. E nel momento in cui la cultura reclama di poter tornare ad essere protagonista negli spazi delle nostre città e la fantasia è come non mai un bene necessario, Lenin Montanari – sognatore autentico e fuori dal tempo – può essere punto di riferimento e fonte d’ispirazione.

La casa di Lenin, con cui Paolo Simonazzi sceglie di essere partecipe a questa edizione così insolita e speciale di Fotografia Europea nel circuito Off, raccoglie, oltre ai più recenti scatti, un corpo centrale del 2012, allorigine pensato come parte del progetto Cose ritrovate, realizzato per la nona edizione di Fotografia Europea con esposizione presso la Galleria Parmeggiani (Marsilio, 2014). Alcuni scatti fanno parte del progetto collettivo AFI (Archivio Fotografico Italiano) Terre identità lavoro (2013) e altri, tra cui la foto guida della mostra allestita alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia, sono parte integrante di So near, so far (Danilo Montanari editore, 2018).

La presentazione del volume fotografico La Casa di Lenin (collana editoriale I Quaderni di Gente di Fotografia, con testi critici di Claudio Gavioli e Sandro Parmiggiani e progetto grafico di Giorgio Del Buono) è prevista in occasione dell’inaugurazione della mostra che avrà sede presso il Chiostro della Ghiara, via Guasco, 6 a Reggio Emilia.

Orario apertura

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La mostra sarà aperta dal 12 giugno al 25 luglio 2021. Il Chiostro della Ghiara è sempre accessibile, tutti i giorni della settimana.

Indirizzo & Contatto

Indirizzo

Chiostro della Ghiara – via Guasco 6 – Reggio Emilia

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