Viaggio segreto tra le mostre nelle Gallerie e nei Luoghi della Cultura del circuito Off

Viaggio segreto tra le mostre nelle Gallerie e nei Luoghi della Cultura del circuito Off

Inganni percettivi, riti ancestrali, fantasmi del lockdown, ibridazioni espressive, origini e tradizioni, straniamenti: il premio per chi si asseconda il percorso tra Gallerie e Luoghi della Cultura del circuito Off è quello della scoperta di nomi e ricerche su cui puntare, punti di vista inediti, inneschi di creatività.

 

 

Come quelli evocati dai colori accesi e dalle inquiete figure di “Voodoo – Benin e Togo 2019” di Bruno Cattani (Galleria 13): un’immersione nel mondo del vodoo africano fatta di antiche memorie, soglie percettive, improvvise rivelazioni.

O ancora da ricercare in una realtà microfisica: in “FLASHBACK – L’immagine fantasmaMarco Grassi alias Pho (Spazio C21) parte da manifesti pubblicitari per cogliere una qualità prossima e invisibile delle cose: quella che le rende irriconoscibili e, forse, ne rivela il segreto.

Anche con Fabian Albertini e il suo “44.6984907 – 10.629356” (No Address Galley) assistiamo a un enigma: trucchi ottici, sistemi di misurazione e modi della rappresentazione ci restituiscono la consapevolezza di una realtà quale somma di illusioni e aggiustamenti.

Gli stessi che sono serviti a tanti di noi per muoversi all’interno di un mondo alternativo, quello del lockdown della primavera 2020: “Walkabout | il tempo del sogno” di Collettivo King Koala (Galleria San Francesco) esplora questa condizione fatta di vuoti scorci urbani, abitati da assenza e sentimento del possibile.

Questione di dialogare (anche attraverso lo sguardo) con gli spazi: le opere di Michele Davoli e Beppe Villa e la scultura sonora di Giuseppe Cordaro (Flag No Flags Contemporary Art) abitano gli ambienti di Serra di Villa Terrachini a Pieve Modolena e la Chiesa SS. Carlo e Agata.

Di nuovo, stupore per “Il volo della Luce” di Marco Gargiulo (Libreria del Teatro, a cura di Riccardo Varini) dove un semplice libro diventa scrigno di forme nella musica della scala di grigi.

Risonanze metafisiche che ritroviamo in “Salina: Un’alchimia del sale” di Antonio Sansica (Punctum Gallery): la concretezza – fisica e della storia (le saline di Trapani) – si concede a una verità nuova.